Roddy Doyle, Il trattamento Ridarelli, Salani, pp.108
Una mattina di fine settembre, triste e piovosa. Ho bisogno di tirarmi su e di pensare a cose belle. Faccio un salto in libreria! Vago senza meta tra le ultime uscite ma non c'è nulla che cattura la mia attenzione.Sono attratta invece dallo scaffale per ragazzi: è allegro e colorato ed io ho proprio voglia di leggerezza ed allegria. Il libro di Doyle mi attira inizialmente per la bella copertina, poi per la bizzarra suddivisione dei capitoli...ma sì, decido di regalarlo ad un amico di Pietro- non ditelo a nessuno, ma io leggo prima i libri che poi regalo, in tempo di crisi...
Era da tanto che non mi divertivo così con un libro, lo leggo d'un fiato e ne leggo un pò ad alta voce a Bianca (3 anni e mezzo) riscuotendo un successone. Prendete nota: fantastico per fare letture ad alta voce.
Poi lo do da leggere a Pietro e lo sento ridere fino alle lacrime dalla stanza accanto. Ormai ci siamo talmente affezionati che ci è diventato impossibile regalarlo...( Anche perchè la piccolina ogni tanto ci chiede :"Raccontami dei ridarelli..."- detto senza erre). Aspettatevi pure la recensione degli altri due libri per bambini scritti da Doyle, irlandese, padre di tre figli, che proprio con questo breve romanzo ha esordito nella narrativa per l'infanzia.
Al profumo di...anzi alla puzza di...non si può dire, leggete il libro!
Qui diciamo al profumo di biscotti alla marmellata di fichi.