venerdì 29 novembre 2013

La gita di mezzanotte - I libri di Pietro

 La gita di mezzanotte, Roddy Doyle, Salani, 2011


Dopo aver letto e amato "Il trattamento Ridarelli" non potevo non leggere un altro libro di questo straordinario scrittore irlandese che, in quest'opera, affronta un argomento difficilissimo, soprattutto per i bambini: la morte.
Mary  O'Hara è triste perché l'amata nonna Emer è in ospedale e la sua migliore amica si è appena trasferita.
Un giorno, mentre torna da scuola sotto la pioggia, incontra una signora gentile, vestita con abiti antichi e con un'aria d'altri tempi.
Le due cominceranno a parlare e Mary scoprirà che Tansey non ha una casa, sembra sapere tutto di lei e le affida un messaggio per la nonna...Sarà Scarlett, la madre di Mary, a riconoscere in lei il fantasma di sua nonna, la madre di Emer. E così, grazie  a questa presenza inquietante e rassicurante allo stesso tempo, quattro generazioni di donne si confronteranno, riflettendo sulla vita, sulla morte e sull'amore, che è l'unica cosa che sopravvive a tutto, l'unica cosa che resta e che può dare un senso alle nostre vite altrimenti limitate.
Argomento difficile, dicevamo, affrontato con delicatezza e profondità, con dolcezza e un sorriso ma senza sconti, con molto realismo e anche tristezza, illuminati però dalla speranza.
Buono come un cono gelato a mezzanotte condiviso con le persone che più ami.

La fabbrica di cioccolato - I libri di Pietro

La fabbrica di cioccolato, Roald Dahl, Salani, 1964


Willy Wonka è l'estroso proprietario della fabbrica di cioccolato più fantastica e meravigliosa dell'Universo, che tutti i bambini del mondo vorrebbero visitare.
In un lontano e freddo dicembre però solo cinque fortunati avranno realmente la possibilità di varcare il cancello di questo luogo magico e di scoprirne tutti i segreti. Tra i fortunati c'è anche, inaspettatamente, il piccolo Charlie Bucket, bimbo poverissimo ma ricco dell'amore di una famiglia numerosa.
Bellissima favola moderna, già diventata un classico anche grazie al film, si legge con molto piacere anche se si hanno superato abbondantemente i nove anni, a dimostrazione del fatto che, quando un libro è "grande", non ha un unico target di riferimento.
Al profumo di cioccolata calda con scorzetta d'arancia.

mercoledì 27 novembre 2013

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DOPO LUNGA E PENOSA MALATTIA, VITALI

Andrea Vitali, Dopo lunga e penosa malattia, Garzanti, 2008, pp.176

Si legge d'un fiato questo breve romanzo di Andrea Vitali, unico giallo dell'autore.
Il dottor Carlo Lonati, chiamato nel cuore della notte per assistere un caro amico, si trova suo malgrado coinvolto in una serie di indizi che lo portano a sospettare un omicidio. Si troverà pertanto ad indagare tra le reticenze della vedova, i sospetti della figlia e lunghe telefonate silenziose...
La grandezza di Vitali risiede, secondo me, nella maestria con cui riesce, con pochi tratti, a disegnare un personaggio, un personaggio vero con tutti i problemi, i tic e i pensieri delle persone reali.
Mi piace anche tanto, cosa non secondaria, la sua scrittura diretta, leggera, asciutta, fatta di frasi brevi ed essenziali, ironica e a tratti , anche se non in questo romanzo, da morir dal ridere, spesso inframezzata da frasi dialettali, soprannomi o modo di dire, sempre ben calibrati.
Di Vitali non posso non amare l'ambientazione, ovvero il lago di Como, fatta di paesaggi a me cari, come le passeggiate lungolago, il vento che increspa l'acqua, la vista delle montagne e, in questo caso, il primo freddo di novembre.
Sono certa che quando a malincuore chiuderete il romanzo, dopo aver letto, trattenendo il fiato, l'ultima pagina, la figura ormai familiare del dottor Lonati vi mancherà. A me sembra ancora di vederlo, davanti a me, in lontananza, passeggiare lentamente chino in avanti, nel suo cappotto pesante, l'aria del lago a sferzagli il viso. E mi sembra di sentire anche quel profumo che ha l'aria nelle giornate limpide di novembre.....

P.S: Per chi non abbia familiarità con quest'autore non posso non suggerire quelli che per me sono dei "must" irrinunciabili ( ve li metto in ordine di preferenza):
"Una finestra vistalago", " La figlia del podestà" e "Olive comprese". Cominciate con questi. Non smetterete più.