lunedì 27 gennaio 2014

Bastoncino - I libri di Bianca

 

Julia Donaldson, Alex Scheffler, Bastoncino, Edizioni El

"In un albero cavo di un verde giardino vive la famiglia di Bastoncino.." che però viene scambiato da un cane per un bastone da riportare al padrone, da una bambina per una barca da far navigare nel fiume, da un cigno per un'utile riparazione del suo nido...Vivrà insomma molte avventura papà Bastoncino prima di poter far ritorno alla sua casetta, dove lo aspettano i suoi rametti..opss..bambini. Un altro bellissimo libro per sognare con i propri bambini ( e dopo qualche lettura saranno loro a "leggervelo"). Il preferito di Bianca. 

Gruffalò e la sua piccolina - I libri di Bianca


Julia Donaldson, Alex Scheffler, Gruffalò e la sua piccolina, Edizioni El


I libri della scrittrice Julia Donaldson, magicamente illustrati da Alex Scheffler, sono secondo me tra i migliori per la prima infanzia, dai due ai sei anni ( e oltre, senza limiti). Si tratta di vere e proprie poesie in distici di rima baciata, quindi facilmente ricordabili dai bambini e perfette per letture ad alta voce.
Papà Gruffalò  raccomanda tutte le sere alla figlioletta di stare lontana dal bosco, abitato dal temibile "Topo Tremendo" ma lei non ci crede e vuole andare a controllare di persona...
"Il cielo era nero, la neve in tempesta, la piccola entrò nella fitta foresta.." Magicamente ambientato in un bosco innevato, forse il mio preferito tra quelli di questi fantastici autori. 

venerdì 17 gennaio 2014



Quel che resta del giorno, Kazuo Ishiguro, Einaudi, 1989, pp.294
Era da un po' di tempo che non mi capitava di amare così tanto un libro, da leggerlo d'un fiato, da desiderare di poterlo leggere in ogni attimo libero e, allo stesso tempo, da mancarmi tanto ora che l'ho finito. Mi mancano le atmosfere sospese, il lento scorrere del tempo, la campagna inglese - maggiormente quando piove -, la grande casa silenziosa, Miss Kenton e Mr Stevens, soprattutto Mr Stevens..
Approfittando di pochi giorni liberi, il maggiordomo inglese Stevens compie un viaggio di piacere in Cornovaglia, in parte per conoscere, per la prima volta dopo molti anni, una parte del suo Paese, in parte per incontrare, forse per l'ultima volta, Miss Kenton, sua ex collega di lavoro. Entrambi, infatti, hanno lavorato per molti anni gomito a gomito nella grande casa di Darlington Hall, rispettivamente come maggiordomo e governante, condividendo successi e problemi, piccole gioie e grande dolori.
E' un meraviglioso affresco dell'Inghilterra dagli anni Trenta a metà dei Cinquanta quello che si delinea in questo romanzo, visto dall'occhio privilegiato di un professionista che ha visto sfilare in quella nobile dimora tutte le personalità più rilevanti dell'epoca.
Mr Stevens, durante questo viaggio, ha per la prima volta il tempo di riflettere sulla sua vita e di ripercorrerne alcune tappe; ogni ricordo è un tassello che ci aiuta a ricostruire la personalità di quest'uomo integerrimo, rigido, scrupoloso, attento, completamente dedito ad ogni aspetto della sua professione.  
Trovo il libro notevole anche per il linguaggio, ricercato, elegante, misurato e cortese, a tratti persino ironico; sembra infatti di fare una lunga, garbata e piacevole conversazione con Mr Stevens.
Nonostante sia ormai sicura del fatto che nulla avvenga per caso e che in genere ci sia un motivo per il quale accada di legger un certo libro anziché un altro, quando, verso la fine, mi sono imbattuta in questa considerazioni di Miss Kenton:
"Dopotutto ormai non si può più mettere indietro l'orologio. Non si può stare perennemente a pensare a quel che avrebbe potuto essere. Ci si deve convincere che la nostra vita è altrettanto buona, forse addirittura migliore, di quella delle maggior parte delle persone, e di questo si deve essere grati. "
Ecco, quando ho letto queste frasi, in quell'attimo preciso, sono stata certa che fossero state scritte per me, e che avrei dovuto leggerle proprio ora, in questa fase precisa della mia vita. Ecco, leggere per me è anche questo, qualcosa che ha a che fare con la magia.