Winifred Wolfe, Un matrimonio perfetto, Elliot, pp.251
Non lasciatevi ingannare dalla copertina tutta rosa con l'immagine di una signorina abbigliata come Audrey Hepburn sopra; non si tratta di un'opera facilmente liquidabile coma "romanzetto rosa". Vi troverete davanti, invece, ad una raffinata commedia scritta nel 1961 dalla sceneggiatrice Winifred Wolfe e, sino ad ora, sempre ristampata. Vi troverete catapultati nella Boston degli anni cinquanta, dove l'affascinante diciottenne Chantal vive con la madre francese Germaine, ex ballerina delle Follies Bergere, il padre John, antiquario e l'arcigna nonna paterna, corteggiatissima dai migliori partiti della città ma eternamente indecisa.Dopo essersi fidanzata contemporaneamente con tre diversi ragazzi, i genitori decidono di trasferirsi a New York, inculcando nella figlia l'idea che solo il matrimonio potrà darle stabilità e sicurezza, mettendo soprattutto fine alle ansie paterne. Chantal decide di dedicarsi totalmente a questo progetto, cambiando a tale scopo diversi impieghi, fino a quando, quasi per caso, incontrerà il fotografo Eugene Wright e capirà subito di aver trovato la persona giusta. Ci vorranno della astuzie per convincerlo a sposarsi ma ben presto inizierà la loro vita matrimoniale, idilliaca fino a quando...
La forza dell'opera risiede, secondo me, nei dialoghi, brillanti e divertenti, fulminanti e arguti. Mi piace molto anche l'idea - un pò datata - che il matrimonio sia un rapporto da curare, in cui impegnarsi giorno per giorno, dove sia le mogli che i mariti debbano fare la loro parte. Ho amato molto anche il rapporto tra Chantal e la madre, l'elegante, raffinata, saggia, comprensiva, fantasiosa e anticonformista "maman", vera protagonista del romanzo, il cui fascino francese non viene per nulla oscurato dalla figlia, giovane e bellissima, inesperta ed ingenua.
Attenzione, questo libro nasconde un segreto: come realizzare un matrimonio perfetto. Dovrete aspettare fino al decimo capitolo per scoprirlo, ma ne varrà la pena. Non l'ho ancora messo in pratica ma, sinceramente, ci sto facendo un pensierino...Nel frattempo vi do l'arrivederci a settembre ( vado a vedere cosa si legge in spiaggia di questi tempi.....)