Elizabeth von Arnim, Il circolo delle ingrate, Bollati Boringhieri, 2012, pp. 393
E' certamente l'ironia il tratto distintivo di Elizabeth von Arnim, pseudonimo di Mary Annette Beauchamp, scrittrice inglese nata a Sidney nel 1866. Ironia che riscontriamo subito fin dalla prima pagina del libro: "Era una ragazza molto avvenente, e avrebbe dovuto pensare solo a divertirsi (...) Invece sprecava il tempo in assurde meditazioni sui misteri dell'esistenza, su perchè e percome privi di risposta che di norma, tra le donne, sono esclusivo appannaggio di anziane e bruttine." E ritroviamo anche nelle "Conclusioni", quando fa dire al pastore Manske. "La morale di questa storia (...) è semplicemente che tutte le donne stanno meglio sposate. (...) Ma la carne delle femmine è assai debole. Non sa reggersi da sola. (...) Necessita di una guida costante." E' un'ironia amara e pungente, quella della von Arnim, che nel 1902 rifletteva sul ruolo della donna e il suo destino e sulla mancanza di valide alternative al matrimonio. Quest'ironia, però, abbraccia tutto il romanzo, prendendo in giro diversi personaggi, a cominciare dalla protagonista, Anna Estcourt, avvenente venticinquenne inglese che, dopo essere stata costretta a vivere - in quanto orfana- alle spalle dell'acida cognata, riceve un'inaspettata eredità dall'amato zio Joachim, sotto forma di una tenuta nel nord della Germania. Anna decide di trasferirvisi immediatamente e di condividere la felicità per l'improvvisa indipendenza con dodici sconosciute indigenti, scelte dopo una rigida selezione. Ha così inizio una storia divertente e originale che scorre veloce per quasi quattrocento pagine e che accellera sul finale, incollando il lettore alla pagina. Sulla von Arnim avevo letto- sul web- cose terribili, invece sono rimasta piacevolmente sorpresa nello scoprire una scrittrice arguta e anticonformista, moderna e pungente ma soprattutto padrona del linguaggio e maestra nel tirare le fila della storia.Che piacere apprendere che l'editore ha già pubblicato altri diciassette romanzi di questa scrittrice. Tutta da scoprire.
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