mercoledì 27 novembre 2013

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DOPO LUNGA E PENOSA MALATTIA, VITALI

Andrea Vitali, Dopo lunga e penosa malattia, Garzanti, 2008, pp.176

Si legge d'un fiato questo breve romanzo di Andrea Vitali, unico giallo dell'autore.
Il dottor Carlo Lonati, chiamato nel cuore della notte per assistere un caro amico, si trova suo malgrado coinvolto in una serie di indizi che lo portano a sospettare un omicidio. Si troverà pertanto ad indagare tra le reticenze della vedova, i sospetti della figlia e lunghe telefonate silenziose...
La grandezza di Vitali risiede, secondo me, nella maestria con cui riesce, con pochi tratti, a disegnare un personaggio, un personaggio vero con tutti i problemi, i tic e i pensieri delle persone reali.
Mi piace anche tanto, cosa non secondaria, la sua scrittura diretta, leggera, asciutta, fatta di frasi brevi ed essenziali, ironica e a tratti , anche se non in questo romanzo, da morir dal ridere, spesso inframezzata da frasi dialettali, soprannomi o modo di dire, sempre ben calibrati.
Di Vitali non posso non amare l'ambientazione, ovvero il lago di Como, fatta di paesaggi a me cari, come le passeggiate lungolago, il vento che increspa l'acqua, la vista delle montagne e, in questo caso, il primo freddo di novembre.
Sono certa che quando a malincuore chiuderete il romanzo, dopo aver letto, trattenendo il fiato, l'ultima pagina, la figura ormai familiare del dottor Lonati vi mancherà. A me sembra ancora di vederlo, davanti a me, in lontananza, passeggiare lentamente chino in avanti, nel suo cappotto pesante, l'aria del lago a sferzagli il viso. E mi sembra di sentire anche quel profumo che ha l'aria nelle giornate limpide di novembre.....

P.S: Per chi non abbia familiarità con quest'autore non posso non suggerire quelli che per me sono dei "must" irrinunciabili ( ve li metto in ordine di preferenza):
"Una finestra vistalago", " La figlia del podestà" e "Olive comprese". Cominciate con questi. Non smetterete più.

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