Helen Simonson, Una passione tranquilla, Piemme, 2010, pp.486
Preferisco senza dubbio il titolo originale inglese, "L'ultima battaglia del maggiore Pettigrew", dell'esordiente Simonson, sia perchè focalizza da subito l'attenzione sull'azzeccato protagonista, sia perchè ci trasmette l'idea di una trama interessante e movimentata. Non c'è nulla di banale e "tranquillo", infatti, nell'incontro tra il sessantottenne maggiore Pettigrew, vedovo e Mrs Ali, proprietaria dell'emporio di un piccolo paesino inglese, anch'essa vedova, avvicinati casualmente dall'improvvisa morte del fratello del maggiore, che lo lascia sgomento e vulnerabile. Continueranno a frequentarsi, scoprendo una passione comune per la letteratura e per i the domenicali davanti al caminetto. La loro amicizia diventerà sempre più intensa scatenando pettegolezzi nella piccola comunità e pregiudizi circa le origini pakistane di Mrs Ali. Avranno tutti contro: l'arrogante figlio del maggiore, Roger, interessato solo all'eredità, il nipote di Mrs Ali, che vorrebbe rinchiudere la zia in casa, affidata ai parenti e la "creme della società locale" apparentemente aperta al multiculturalismo ma solo in apparenza. Starà al maggiore combattere allora la sua "ultima battaglia" in nome dell'amore. Come potrete facilmente notare si tratta ancora una volta di un romanzo di una scrittrice di origine anglosassone ma soprattutto di un romanzo di ambientazione inglese: confesso la mia passione per questo filone, assieme alla letteratura sudamericana e indiana. E vi chiedo: cosa c'è di meglio- durante un'estate assolata e calda come le nostre- di veder "vivere" dei personaggi veri, raffinati e dotati di humor in un ambiente verdeggiante e fresco, magari con qualche nube all'orizzonte? Assolutamente niente.
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